Mamma cos’è una Tigre?
Il grande felino ridotto a pelle e ossa


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Oggi sembra impossibile ma, già nel 2022, se non riusciremo ad invertire il trend del declino delle popolazioni selvatiche, questa triste domanda potrebbe diventare realtà. Le associazione ambientaliste stimano che tra il 2000 e il 2012 sono state fatte letteralmente a pezzi 1.400 tigri, per ricavarne ossa da triturare per i rimedi della medicina tradizionale e pelle per alimentare il mercato illegale. Il countdown è già cominciato: a questo ritmo le tigri si estingueranno in natura nei prossimi 9 anni. Anche la perdita di oltre il 90% dell’habitat naturale ha contribuito a questo drammatico declino ed ha trasformato il grande felino da predatore a preda. Gli scarsi spazi residuali e le piccole “isole naturali” in cui è ancora presente rendono la tigre un animali fragile. Esposte ai bracconieri (che non hanno difficoltà ad individuarle) e al conflitto con le popolazioni locali, le tigri, le cui prede naturali sono ormai quasi scomparse, si spingono in cerca di cibo verso i villaggi in continua espansione ... leggi tutto

Sono solo 3.200 le tigri rimaste In India si trova la popolazione più numerosa, ed è qui che si contano le maggiori vittime del bracconaggio. Negli ultimi anni questi numeri sono in calo, grazie al successo delle politiche di conservazione, ad una legislazione sempre più severa, alla prevenzione e alla nascita di nuove aree di tutela integrale. In altri paesi come la Cina il fenomeno è invece in costante crescita. Oggi la Cina è il maggior utilizzatore finale dei prodotti estratti dal corpo delle tigri. Uccise da bracconieri senza scrupoli, che diventano ogni giorno più aggressivi, relegate in piccole aree assediate da una popolazione umana in costante espansione, le ultime tigri rimaste combattono oggi la loro battaglia più difficile: sapremo, noi umani,trasformarci da nemici a fedeli alleati?